Dalla Storia al Nome
Cibele, in latino Cibelis, nome frigio della Magna Mater (Dea Mater), è la grande madre degli dei, colei che ha dato vita agli uomini ed è stata protagonista dei più svariati miti assumendo caratteristiche e nomi differenti.
Tracce del suo culto si trovano anche nel territorio dell’antica Akrai, antico nome di Palazzolo Acreide, colonia fondata dai Corinzi Siracusani, dove la dea è scolpita in dodici rilievi in un sito, “I Santoni”, unico al mondo per la grandezza e per la completezza delle rappresentazioni ed è considerato il principale centro del culto della Dea Cibele in Sicilia. Dodici stazioni punti di sosta di una processione che evoca miti e leggende intrisi da simbolismo e mistero frutto di profonde mescolanze culturali. Cibele viene generalmente raffigurata seduta sul trono tra due leoni che rappresentano i personaggi mitologici di Melanione e Atalanta, trasformati in leoni da Zeus e condannati a trascinare il carro della dea come punizione per aver profanato un tempio di quest’ultima.
Altre caratteristiche dell’iconografia di Cibele sono poi il velo (o mantello), uno specchio, una melagrana e le spighe d’orzo da cui si estraeva una sostanza che serviva a preparare una bevanda allucinogena indispensabile alle caotiche processioni dei fedeli, avanzanti al ritmo frenetico di timpani, cembali, flauti e tamburi.
Il culto della dea, originario dell’Anatolia, arriva ad Akrai perché Dionigi II, tiranno di Siracusa, cacciato dalla città si rifugia a Corinto dove diviene sacerdote del santuario di Cibele, influenzando anche la sua terra d’origine.
Chi Siamo
La passione per la birra nasce diversi anni fa quando i due soci si cimentavano in svariate “cotte” casalinghe allietando i palati di parenti e amici. La voglia di confrontarsi con altre realtà li spinse a partecipare a qualche concorso per homebrewers. La passione o l’incoscienza li portò presto a fare il salto verso l’ambito professionale con l’apertura della beer firm Dea Mater, nome questo che li ha legati al territorio.